
Chi è lo psicologo?
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Cosa aspettarsi da uno psicologo?
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“Sono momenti difficili che attraversano tutti nella vita”, “Prova a parlarne con un amico o un confidente, sicuramente ti aiuta”, “Solo i pazzi vanno dallo psicologo, stringi i denti e vedrai che andrà tutto bene”.
A ciascuno di noi sarà sicuramente capitato almeno una volta nella vita di sentirsi dire queste parole. Quando stiamo passando un periodo difficile e decidiamo di aprirci con qualcuno non è raro imbattersi in queste parole. Oppure, siamo noi stessi a dircele, convinti che presto ogni cosa tornerà al suo posto. Ma se così non è? Se ci rendiamo conto che ciò che stiamo passando è più grande di noi e che non abbiamo gli strumenti necessari per affrontarlo? In questo caso, valutare di rivolgersi ad uno psicologo è sicuramente un’opzione più che valida e sensata.
Partiamo dalla prima frase. Tutti quanti noi attraversiamo momenti difficili nella nostra vita: difficoltà sul lavoro o a scuola, problematiche relazionali (ad esempio tra genitori e figli, all’interno della coppia, nel gruppo di amici) ed eventi traumatici che fatichiamo ad elaborare, come un lutto, possono costituire punti critici di un periodo particolarmente stressante. Non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti lo stesso modo di approcciare i problemi che incontriamo sul nostro cammino. Perciò, per alcuni di noi queste criticità possono rivelarsi assai complicate da risolvere ed è allora che risulta giusto chiedere un aiuto. E non c’è nulla di male o di cui vergognarsi nel chiedere aiuto, anzi, far ciò è dimostrazione di grande coraggio e di amor proprio.
Inoltre, decidere di chiedere aiuto equivale a riconoscere di avere un problema e questo è un primo importantissimo passo verso la risoluzione dello stesso.
Passiamo alla seconda frase. Se è vero che parlare con un amico o con un confidente delle proprie difficoltà può conferire sollievo per essersi liberati da un peso, ciò non è equiparabile ad affidarsi ad uno psicologo. Lo psicologo, infatti, è un professionista della salute mentale, tenuto all’obbligo di formazione continua, in grado di riconoscere e dare un nome al problema che gli presenta il suo cliente e di indirizzare quest’ultimo verso le possibili soluzioni. Ciò di cui usufruisce il cliente è un servizio mirato e su misura, erogato da un professionista sanitario.
Inoltre, lo psicologo, a differenza dell’amico o confidente di turno, ha un punto di vista totalmente imparziale e non è legato al suo cliente da relazioni affettive, le quali possono creare distorsioni nella capacità di giudizio di chi ascolta ed accoglie la persona che sta soffrendo.
Infine, relativamente all’ultima frase, possiamo affermare con forza che no, gli psicologi non si occupano solamente di coloro che hanno gravi disturbi mentali. Tutti abbiamo diritto di chiedere e di ricevere cure per salvaguardare la nostra salute, sia essa fisica o mentale. La mente, così come il corpo, ha bisogno di essere tenuta in forma. Rivolgersi ad uno psicologo significa occuparsi di noi stessi e del nostro benessere psicologico e ciò non può essere considerato sintomo di malattia mentale, anzi è un comportamento assai sano e razionale.




