
Cosa aspettarsi da uno psicologo?
23 Dicembre 2024




Precedentemente abbiamo già parlato di consapevolezza sottolineando come essa svolga un ruolo importantissimo nel nostro percorso verso il benessere psicologico. Ma cosa significa essere consapevoli in ottica psicologica?
Innanzitutto, possiamo nuovamente farci aiutare dall’etimologia di questo sostantivo. Esso deriva dal latino e, in particolare, dal verbo săpĕre, che significa appunto “sapere”, a cui si aggiunge il prefisso con. Con-sapere significa “venire a sapere insieme”.
In ottica psicologica e soprattutto dal punto di vista di chi sta affrontando un percorso insieme ad un professionista della salute mentale, il significato di consapevolezza assume, dunque, un significato ancora più pregnante. Esso, infatti, ci ricorda come sia fondamentale, per diventare più consapevoli di se stessi, fare affidamento su un’altra persona, in questo caso lo psicologo o lo psicoterapeuta, e sulle conoscenze che questi mette a nostra disposizione.
Ma ciò che si raggiunge assieme al professionista è qualcosa che va al di là della semplice somma tra le conoscenze dell’esperto e le informazioni sulla nostra vita che gli forniamo; è un sapere condiviso e costruito insieme che ci permette di avere un quadro più completo del nostro funzionamento cognitivo, emotivo e sociale; un punto di vista che facciamo nostro e che possiamo usare, in piena autonomia, per mettere in atto il cambiamento sperato.
Essere consapevoli di se stessi in psicologia significa avere una maggiore coscienza di quali significati attribuiamo alla nostra vita, e quindi a ciò che ci accade e ai comportamenti che mettiamo in atto.
La consapevolezza non è semplice informazione ed è qualcosa di più profondo rispetto alla percezione o alla sensazione. Essa non può essere inculcata da qualcuno esternamente, ma deve nascere internamente, grazie anche all’aiuto del professionista che ci sta aiutando.
Diventare più consapevoli di se stessi implica la capacità di guardare con sincerità al nostro mondo interiore, ovvero saper dialogare con il nostro Io, liberi da ogni filtro mentale in grado di distorcere il nostro punto di vista.
Ecco perché la consapevolezza, prima ancora di essere la chiave del nostro cambiamento, è la finestra sul nostro essere più autentico.
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