
Perché rivolgersi ad uno psicologo?
23 Dicembre 2024
Secondo il Codice Deontologico degli Psicologi Italiani lo psicologo è colui che “considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità”.
Inoltre, egli “in ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace”.
Si può, dunque, affermare che il compito principale di ogni psicologo è quello di rendere le persone più consapevoli di se stesse, affinché possano comprendere e modificare in meglio le proprie modalità di funzionamento, sia a livello cognitivo ed emotivo, sia a livello comportamentale e sociale.
Avremo modo di approfondire il tema della consapevolezza più avanti; basti qui dire che essa svolge un ruolo fondamentale nel processo di cambiamento/guarigione ed è uno dei primi passi da compiere nel percorso verso il benessere psicologico.
Tornando a noi, per diventare psicologo, secondo l’ordinamento vigente, è necessario aver conseguito una laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche, una laurea magistrale in Psicologia, un tirocinio professionalizzante di dodici mesi continuativi e aver superato l’Esame di Stato per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di Psicologo. Tutti gli psicologi che esercitano sono iscritti all’Albo degli Psicologi, ovvero sono iscritti alla Sezione A dell’Ordine Regionale degli Psicologi della ragione di residenza.
Come sottolinea la legge n. 56 del 1989, la quale regolamenta la professione di Psicologo, quest’ultimo può usare tutti gli strumenti conoscitivi e di intervento utili alla prevenzione, alla diagnosi e alle attività di abilitazione o riabilitazione e di sostegno in un’ottica di promozione del benessere psicologico della persona, del gruppo, degli organismi sociali e delle comunità. Tali strumenti sono quelli tipici delle Scienze psicologiche, come il colloquio psicologo e la somministrazione di test (non la psicoterapia, tecnica usata dallo psicoterapeuta, uno psicologo, o un medico, che ha conseguito una specializzazione di 4 anni in Psicoterapia).
Per chi non avesse chiara la distinzione tra psicologo e psicoterapeuta, percorso formativo a parte, basti sapere che il secondo offre percorsi di trattamento solitamente molto più duraturi nel tempo rispetto allo psicologo, si riconosce in un orientamento teorico specifico e pone in essere interventi volti alla cura di disturbi mentali che incidono significativamente nella vita del paziente, nonché interventi volti al cambiamento della personalità stessa del suddetto.
Infine, lo psicologo è un professionista sanitario, in quanto dal 22 dicembre 2017, grazie all’approvazione del Ddl Lorenzin, la professione di Psicologo è riconosciuta come professione sanitaria. Questo è un segnale di riconoscimento della sempre maggiore importanza del ruolo ricoperto dallo psicologo all’interno del Sistema sanitario e, in generale, nella società.
Tuttavia, molti pregiudizi e molta ignoranza aleggiano ancora sulla figura dello psicologo; cercheremo di qui in avanti di dissipare l’alone di dubbi e domande che possono contribuire a formarli.




